CONSULENZA PSICOLOGICALa consulenza psicologica può essere utile quando, pur in assenza di problemi psichici, si ha bisogno di definire in maniera chiara la nostra situazione, le nostre risorse, di fare un bilancio. Durante gli incontri, il cliente trova nuovi punti di vista e quindi nuove possibilità di lettura e di cambiamento. Il ruolo dello psicologo non è quello di dare soluzioni, che sarebbero parziali, ma di mettere il cliente in grado di poterle pensare, sia per il motivo per cui richiede la consulenza che per altre situazioni future. Ciò si ottiene con l’accoglienza del bisogno del cliente, l’identificazione delle connessioni tra il problema e il più ampio contesto di vita della persona, l’individuazione delle risorse presenti e la definizione di obiettivi a breve, medio e lungo termine.
Possibili obiettivi:
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PSICOTERAPIA INDIVIDUALEA seconda degli scopi che si pone il cliente, la psicoterapia si pone l’obiettivo sia di risolvere i sintomi, sia di trovare i significati profondi della sofferenza dell’individuo, attraverso il lavoro sui pensieri, sulle emozioni e sul corpo. A questo scopo si avvale di specifiche tecniche psicologiche validate dalla letteratura scientifica. In sostanza, lo scopo principale della psicoterapia è quella di riportare la persona alla sua naturale tendenza all’autorealizzazione, alla valorizzazione di sé e ad un migliore adattamento.
La psicoterapia può essere intrapresa per il desiderio di conoscere meglio se stessi, anche senza che siano presenti particolari sintomi. Più spesso ci si rivolge allo psicoterapeuta per:
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PSICOTERAPIA DI COPPIASpesso i meccanismi psicologici che ci fanno soffrire vanno al di là della dimensione individuale: sono di coppia. Tu e il/la partner vi ritrovate spesso ad accusarvi a vicenda senza giungere ad una fine? Senti che solamente una persona tenga alla coppia, mentre l’altra si stia allontanando? O ancora, vi state allontanando entrambi l’uno/a dall’altro/a ed un pesante silenzio sta scendendo sul vostro rapporto? È possibile migliorare il rapporto attraverso una psicoterapia di coppia focalizzata soprattutto sulle emozioni e, solo in secondo piano, attenta anche alla risoluzione di alcuni aspetti pratici della vita di coppia.
Lo studio dello psicoterapeuta non è un luogo in cui semplicemente litigare, rinfacciandosi reciprocamente le cose che accadono quotidianamente, e dove decidere le regole di casa. Un prerequisito necessario al trattamento psicoterapeutico è che la coppia sia in grado di impegnarsi nel percorso terapeutico. Questo a volte può richiedere anche del tempo, ascoltando le restituzioni del professionista, avendo ben in mente che sarà richiesto di fare cose nuove… anche perché ripetere i vecchi schemi non può risolvere i problemi. |
TERAPIA DI GRUPPOLa psicoterapia di gruppo, come quella individuale, è volta ad aiutare chi vorrebbe sviluppare le sue risorse nell’affrontare le difficoltà e i problemi della propria vita. Ma, mentre nella terapia individuale il paziente si incontra con una sola persona (il terapeuta), nella terapia di gruppo si incontra con un intero gruppo e un terapeuta (in alcuni casi due). La terapia di gruppo si focalizza sulle interazioni tra i partecipanti, in questo modo è possibile occuparsi a fondo dei problemi relazionali. E' adatta ad una vasta gamma di problemi e difficoltà, a partire dalle persone che desiderano sviluppare le proprie capacità interpersonali, fino a chi ha problemi emotivi come ansia, depressione, etc. Nel campo della terapia di gruppo vi sono diversi tipi di gruppi. Le tecniche usate nella terapia di gruppo possono essere verbali, espressive, psicodrammatiche, etc I vantaggi della psicoterapia di gruppo sono svariati, vediamone insieme alcuni. Uguaglianza Nel gruppo tutti sono uguali e il terapeuta, nonostante la sua posizione, lascia molto spazio e molta libertà ad ognuno, convertendosi in una voce del gruppo che non sta al di sopra di questo. Non sentirsi giudicati È uno degli elementi più rilevanti. Nessuno viene giudicato. Appoggio e cooperazione devono essere sempre reciproci e corrisposti. Sentimento di appartenenza al gruppo Sentirsi accettati e accolti, la percezione di fare parte di qualcosa e la libertà di espressione senza timore sono di per sé terapeutici e curativi. Imparare dagli errori degli altri Stare attento le storie altrui, alle loro preoccupazioni, alle loro soluzioni può essere uno spunto di riflessione per risolvere i nostri problemi. Possibilità di sperimentare in un luogo sereno e sicuro Il fine della terapia di gruppo è accompagnare il paziente nel processo di modifica di quegli atteggiamenti che non sono "adeguati". Questo richiede degli esperimenti, delle prove e un'attività regolare. La terapia di gruppo permette di provare senza il sospetto di essere giudicati. |
MEDITAZIONE, TRAINING AUTOGENO E CLASSI DI BIOENERGETICALa meditazione favorisce e accelera i processi psicoterapeutivi. Essa è un processo intenzionale, centrato sul momento presente e non giudicante, attraverso cui l’individuo può dedicarsi consapevolmente a se stesso. In questo modo si può riscoprire nuovi punti di vista e nuovi significati. I ricordi del passato e le preoccupazioni sul futuro, che spesso rappresentano un meccanismo di difesa dai propri conflitti emotivi del qui e ora, lasciano il posto alle sensazioni del presente.
Una pratica simile alla meditazione è quella della bioenergetica. Alexander Lowen, allievo di Reich, mise a punto una serie di esercizi basati sul respiro, sulla voce, sulla postura e sul movimento del corpo. Associata ad un’analisi psicologica, la bioenergetica promuove il contatto con se stessi per una maggiore consapevolezza, padronanza ed espressività del corpo. Il training autogeno si basa sul concetto di autogenicità, cioè permette di produrre da sé determinate modificazioni a livello dell’unità psiche/soma. Il training autogeno, infatti, è un metodo di auto-distensione che attraverso un atteggiamento di concentrazione passiva sul proprio corpo, mira a limitare le funzioni di controllo e ad attivare i processi distensivi e rigenerativi. I benefici del training autogeno sono (Schultz, 1986; Peresson, 1985): – Rilassamento e autoinduzione di uno stato di calma; – Autoregolazione di funzioni corporee involontarie; – Recupero energie fisiche e psichiche; – Potenziamento delle prestazioni psicofisiche; – Miglioramento delle capacità mnestiche; – Autodeterminazione; – Introspezione e autocontrollo. |